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ESERCIZIO DI ITALIANO – CLASSIFICA L’AGGETTIVO
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L’USO DEI TEMPI VERBALI – MODO INDICATIVO
Il modo INDICATIVO esprime fatti e modi di essere che certamente si sono verificati nel passato o che si stanno verificando nel presente o che si devono ancora verificare.
I TEMPI indicano se, nel momento in cui si parla o si scrive, l’azione è già avvenuta (passato), sta avvenendo (presente) o deve ancora avvenire (futuro).
Il modo indicativo si articola in quattro tempi semplici, costituiti dalla sola parola del verbo, e quattro tempi composti, formati dall’ausiliare essere o avere + la parola del verbo terminante in –ato, -ito, -uto (cioè coniugato al participio passato).
I tempi semplici dei verbi espressi nel modo indicativo sono:
PRESENTE che si usa:
- per indicare un’azione che si verifica nel momento stesso in cui si parla;
- per indicare un’azione che si ripete sempre allo stesso modo o in condizioni abituali (Es.: In inverno alcuni animali vanno in letargo);
- per indicare affermazioni generali (Es.: La ricchezza non dà la felicità).
IMPERFETTO che si usa:
- per indicare un’azione durata nel tempo, in passato (Es.: Mia madre da giovane viveva in Francia);
- per indicare un’azione che si verificava, nel passato, CONTEMPORANEAMENTE ad un’altra (Es.: Mentre dormivo, mia sorella guardava la televisione);
- per indicare un’azione che nel passato avveniva abitualmente (Es.: Da piccolo giocavo ogni pomeriggio con mio fratello);
- nei testi narrativi, per indicare descrizioni riferite al passato (Es.: Era un individuo dall’aspetto inquietante…).
PASSATO REMOTO che si usa:
- per indicare un’azione che si è svolta e conclusa in un passato lontano.
FUTURO SEMPLICE che si usa:
- per indicare un’azione che deve ancora verificarsi al momento in cui si parla;
- per indicare una concessione (Es.: Sarà bella, ma è molto antipatica);
- per indicare un concetto approssimato (Es.: Sarà alto più o meno un metro e ottanta).
I tempi composti dei verbi espressi nel modo indicativo sono:
PASSATO PROSSIMO che si usa:
- per indicare un’azione che si è verificata in un passato recente (Es.: Stamattina ho incontrato tua sorella.);
- per indicare un’azione che, seppure si è verificata in un passato lontano, continua a produrre i suoi effetti sul presente (Es.: Mia madre ha imparato a cucire all’età di sette anni).
TRAPASSATO PROSSIMO che si usa:
- per indicare un’azione che si è verificata prima di un’altra nel passato (Es.: La mamma mi rimproverò perché avevo rotto il vaso di cristallo).
TRAPASSATO REMOTO che si usa:
- per indicare un’azione che si è conclusa prima di un’altra nel passato, quando quest’ultima è espressa al passato remoto ( Es.: Dopo che ebbe ascoltato tutta la storia, capì la verità).
FUTURO ANTERIORE che si usa:
- per indicare un’azione che sarà stata conclusa prima del verificarsi di un’altra nel futuro (Es.: Quando tornerò, la mamma avrà già preparato il pranzo);
- per indicare un dubbio (Es.: Sarà stata Caterina);
- per indicare una concessione ( Es.: Sarai stato bravo, ma non ti vantare troppo);
- per indicare un concetto approssimato (Es.: Avrà pesato quasi un chilo).
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