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Autore: Claude Monet

Titolo: Impressione, levar del sole.

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 63×48 cm

Ubicazione: Museo Marmottan, Parigi

Nel 1874 Monet, Degas, Renoir e altri pittori esclusi dalle mostre ufficiali esposero le loro opere nello studio parigino del fotografo Nadar.

Un critico, nel recensire negativamente la mostra, ironizzò sul dipinto di Claude Monet intitolato Impressione, levar del sole. e chiamò, in senso dispregiativo, impressionisti tutto un gruppo di pittori.

Questo nome passò alla storia per definire il movimento artistico chiamato IMPRESSIONISMO.

Nella Parigi degli anni Sessanta dell’Otttocento, alcuni giovani artisti, desiderosi di una maggiore libertà creativa nel raffigurare la realtà, rivolsero la loro ricerca allo studio dell’effetto della luce sulla percezione delle forme e dei colori.

Per questo dipingevano dal vero, all’aria aperta, cogliendo il variare della sensazione visiva col continuo cambiare dell’intensità della luce.

Superando le tradizionali tecniche pittoriche, gli impressionisti costruivano la composizione direttamente con il colore, stendendo veloci pennellate a piccoli tocchi, che trascuravano i dettagli per rendere visibile la fuggevole sensazione dell’istante raffigurato.

La constatazione che la differente luminosità modifica la nostra percezione della realtà, condusse gli impressionisti a raffigurare lo stesso soggetto in ore, stagioni e condizioni atmosferiche diverse.

Servendosi delle teorie scientifiche del tempo sull’ottica e sul colore, gli impressionisti apportarono grandi novità nell’arte figurativa.

Anzichè utilizzare i toni scuri del nero e del marrone creando il chiaroscuro per definire le ombre, essi accostavano pennellate di colori complementari raggiungendo un inedito effetto di maggiore luminosità.

Nel seguente video alcune opere di Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley.
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L’IMPRESSIONISMO

 

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Autore:  Claude Monet

Titolo:  I papaveri

Data: 1873

Tecnica:  olio su tela

Dimensioni:  cm 50 x 65

Ubicazione:  Museo d’Orsay, Parigi

L’artista, attraverso l’utilizzo del colore, rende l’immediatezza della percezione visiva della natura in un’immagine accecata dalla luce di un pomeriggio assolato.

Anche in questa opera Monet sperimenta la nuovissima tecnica di costruire la figura direttamente con il colore, completamente autonoma dalle regole accademiche, le quali prescrivevano che il colore fosse subordinato al disegno.

Utilizzando il rosso intenso dei papaveri, con cui punteggia a tratti la tela, dona all’immagine una forte intensità espressiva. Il sentiero tra i campi conferisce al dipinto la profondità spaziale, in un’opera dominata dalle pennellate veloci che creano vibranti effetti di luce.

Il quadro assume l’aspetto di una visione immediata della natura, riproducendo le rapide sensazioni, l’impressione, che il paesaggio offre agli occhi del pittore. Egli rappresenta il passaggio fugace della luce sui campi, sovrapponendo macchie di colori puri. L’effetto all’occhio dell’osservatore è quello di aprire una finestra sulla campagna estiva e sulla gioiosa vita all’aperto.

Due persone in cima alla collina e due in basso si avvicinano allo spettatore, con il risultato di creare un senso di movimento lungo il sentiero in discesa.

L’utilizzo dei colori complementari del verde e del rosso domina la parte inferiore del dipinto, in cui i contorni appaiono smorzati, mettendo in risalto la fusione delle figure umane con la natura. Il bambino è avvolto dai papaveri nell’erba alta, leggermente mossa dal vento, ancora una volta raffigurato nel suo fluire sulle immagini, come a rappresentare il respiro della natura.

La donna è ritratta con estrema naturalezza nella posa di reclinare all’indietro il parasole, come nell’atto di lasciarsi accarezzare dalla brezza che attraversa il campo.

La parte superiore del dipinto è dominata dai colori chiari e luminosi del cielo che sovrasta il paesaggio definito all’orizzonte dal verde intenso della linea degli alberi.

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CLAUDE MONET -PASSEGGIATA SULLA SCOGLIERA

VIDEO-ANIMAZIONE DEL QUADRO DI

CLAUDE MONET “PASSEGGIATA SULLA SCOGLIERA”

FRECCIA GIU'

PASSEGGIATA SULLA SCOGLIERA

 

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Autore: Claude Monet

Titolo: Impressione, levar del sole.

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 63×48 cm

Ubicazione: Museo Marmottan, Parigi

Nel 1874 Monet, Degas, Renoir e altri pittori esclusi dalle mostre ufficiali esposero le loro opere nello studio parigino del fotografo Nadar.

Un critico, nel recensire negativamente la mostra, ironizzò sul dipinto di Claude Monet intitolato Impressione, levar del sole. e chiamò, in senso dispregiativo, impressionisti tutto un gruppo di pittori.

Questo nome passò alla storia per definire il movimento artistico chiamato IMPRESSIONISMO.

Nella Parigi degli anni Sessanta dell’Otttocento, alcuni giovani artisti, desiderosi di una maggiore libertà creativa nel raffigurare la realtà, rivolsero la loro ricerca allo studio dell’effetto della luce sulla percezione delle forme e dei colori.

Per questo dipingevano dal vero, all’aria aperta, cogliendo il variare della sensazione visiva col continuo cambiare dell’intensità della luce.

Superando le tradizionali tecniche pittoriche, gli impressionisti costruivano la composizione direttamente con il colore, stendendo veloci pennellate a piccoli tocchi, che trascuravano i dettagli per rendere visibile la fuggevole sensazione dell’istante raffigurato.

La constatazione che la differente luminosità modifica la nostra percezione della realtà, condusse gli impressionisti a raffigurare lo stesso soggetto in ore, stagioni e condizioni atmosferiche diverse.

Servendosi delle teorie scientifiche del tempo sull’ottica e sul colore, gli impressionisti apportarono grandi novità nell’arte figurativa.

Anzichè utilizzare i toni scuri del nero e del marrone creando il chiaroscuro per definire le ombre, essi accostavano pennellate di colori complementari raggiungendo un inedito effetto di maggiore luminosità.

 

Nel seguente video alcune opere di Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley.
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L’IMPRESSIONISMO

 

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CLAUDE MONET (Parigi 1840 – Giverny 1926).

RAISCUOLA – CLAUDE MONET E L’IMPRESSIONISMO
LEZIONE DI PAMELA PALMIERI

 

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