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L’AUTUNNO DEI POETI

 

Mattino d’autunno 

Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.

Federico Garcia Lorca

PAESAGGIO

Il pomeriggio distratto

si vestiva di freddo.

Dietro i vetri offuscati

i bambini, tutti insieme,

vedono un albero giallo

tramutarsi in uccello.

Il pomeriggio si stende

sulle rive del fiume.

E un rossore di mela 

si dondola sui tetti.

Federico Garcia Lorca

Autunno

L’autunno c’è già
cadono foglie lievi
tra i miei occhi.
Haiku

Autunno

Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.

Vincenzo Cardarelli

Ottobre

Ad ottobre ne son già passati nove
Forse è triste, e per questo piange e piove

Io gli parlo, ma mi prende un groppo in gola
Non mi viene in mente niente che consola
Ma poi penso che l’ottobre e la sua pioggia
Ripulisce come l’onda la sua spiaggia

E io forse, con la pioggia dei miei pianti
Sto lavando i nuovi giorni che ho davanti.

Chiara Carminati e Bruno Tognolini

L’estate è finita

Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
Emily Dickinson

Veder cadere le foglie

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.
Nazim Hikmet

L’AUTUNNO

La terra si veste
del giallo delle foglie
in autunno.
Il vento
raccoglie i sussurri
dei trepidi uccelli
e gioca
coi rami avvizziti
che additano il cielo.
Ho visto danzare
sul mare
tanti pezzetti di luna.

A. Russo

Le foglie matte

Le foglie matte si lasciano andare
dal soffio del vento si fan trasportare.
C’è quella gialla che gioca a palla,
c’è quella marrone che fan un bel ruzzolone,
c’è quella rossa che fa una gran corsa.
La foglia arancione vola come un aquilone.
Solo la verde si tiene ben stretta
perchè di cadere non ha proprio fretta.

Foglie d’autunno

Quelle matte, matte foglie,
brune, rosse, verdi, gialle,
che disegnano nell’aria
le figure più bizzarre,
per terra sono cadute,
ma senza farsi male.
Se taci le puoi ascoltare:
sotto la pioggerella
canticchiano una canzone,
imparata dagli uccelli
nella bella stagione.

Maria Albina Scavuzzo

Soldati

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.

Giuseppe Ungaretti

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FESTA DEI NONNI

Ci sono delle cose
che solo i nonni sanno,
son storie più lontane
di quelle di quest’anno.
Ci sono delle coccole
che solo i nonni fanno,
per loro tutti i giorni
sono il tuo compleanno.
Ci sono nonni e nonne
che fretta mai non hanno:
nonni e nipoti piano

nel tempo insieme stanno.

di Bruno Tognolini

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NON MI PIACCIONO I LITIGI

Non mi piacciono i litigi

Né fra compagni né con gli amici

Né con mamma né con papà,

con mia sorella per carità!

Ai litigi darei un calcio in pancia,

sulla gamba, sulla faccia.

Quando litigo mi sento arrabbiato

Mi copro la faccia, mi sento trasformato.

Poi mi rilasso e mi rimetto a letto,

forse dormo, di certo aspetto.

Aspetto che mi passi, brutta rabbia,

sennò sembra che sono in una gabbia.

Mi metto a suonare,

vado a dormire,

mi sveglio, mi vesto

e poi vado a scuola.

Faccio uno squillo per dire a mio padre

che stamattina vado al mare.

Non mi piacciono i litigi

né fra compagni né con gli amici.

Oooooohh,yeaaaaaaa!!!

Rap di Francesco Buccioli, classe terza

 

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SONO UN POETA

Io sono un poeta

un poeta bambino,

scrivo per me

e per chi mi è vicino,

scrivo una rima per la mia mamma

per rallegrarla ogni volta che è stanca.

Scrivo poesie

e sapete perché?

Perché la poesia nasce dentro di me.

Ogni bambino

è già una poesia.

Scrivo la rima

e dico la mia!

Maestra Pamela
IO SONO UN BAMBINO
Io sono un bambino
non te lo scordare,
non chiedermi le cose
che non posso ancora fare.
Io amo le scoperte
e mi piace giocare,
la sabbia nei capelli
i piedi in mezzo al mare.
Con me potrai volare
su ali di fantasia
perché sono un bambino
e sono pieno di magia:
la notte sarà un prato
le lucciole i suoi fiori,
se guardi coi miei occhi
ne scoprirai i colori.
Io sono un tesoro
per chi lo sa trovare
e parlerò di me
a chi vorrà ascoltare.
Io sono grande,
anche più del cielo
che nessuno ha visto mai
davvero tutto intero.
Maestra Pamela

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cielo

Tratto da “Magia delle piccole cose” di Marco Moschini –

Edizioni Opera Naz. Montessori, Roma, 2001 (ristampa 2003)

“Babbo, che cos’è il cielo?”

padre-e-figlio

“E’ un mare rovesciato!

mare

Con grandi pesci bianchi
che nessuno ha mai pescato.

NUVOLE

E son stelle marine
d’un mare senza fondo…

coppia_di_stelle_marine_danzanti

le stelle che ogni notte
risplendono sul mondo!”

cielo-stellato

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Rap del vento
di Bruno Tognolini

 da “Rima Rimani”

Nord-Sud Edizioni

RAP DEL VENTO

Corri fino a qui
Corridore trasparente
Corri da lontano
Meravigliosamente
Nessuno tocca niente
Però tutto si muove
Tu corri fino a qui, però
Non so da dove
Prendi a spintoni
Le foglie solitarie
Spargi quelle nuvole che
Si danno arie
Sciogli quelle sciarpe
Alza quelle gonne
Fai diventare nevrasteniche le donne
Arruffa i rami
Sfoglia i giornali
Fai diventare litigiosi gli animali
Passa volando
Un popolo di foglie
Uno che ha in testa il cappello se lo toglie
Passa strisciando
Un branco di cartacce
Uno col gelato
Dice parolacce
Gelati nella sabbia
La sabbia dentro gli occhi
Girandole che frullano appena tu le tocchi
Striscioni ed aquiloni
Maglioni con le ali
Bandiere di calzoni
Farfalle di giornali
Amico trasparente
Mi spieghi come mai
Non vedo ciò che sei però mi piace ciò che fai
Toccami le mani
La tua casa dov’è?
Torna anche domani
Per giocare con me

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“Rima dei papà” da “Rime di rabbia”  
di Bruno Tognolini
Salani Editore
Rima dei papà
Tuo papà ha il fuoristrada nero?
E il mio ha un cammello d’argento
Tuo papà lavora al ministero?
E il mio fa le pizze di vento
Tu papà ha un orologio firmato?
Il mio chiede l’ora agli gnomi
Tuo papà è un ingegnere avvocato?
Il mio è un domatore di fiumi
Tuo papà ha mille azioni di borsa?
E il mio ha una borsa da spesa
Tuo papà ha due auto da corsa?
E il mio corre a piedi in discesa
Insomma ho capito: tuo padre è più ricco
Più bello e vincente, più grande e potente
Più forte, più duro, più fiero del mio?
Forse è vero
Però tu non conosci mio zio…

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VIVA LA SCUOLA1

E’ bello andare a scuola
e sapete perchè?
Lì cresco coi compagni
e loro insieme a me.
BAMBINI
A scuola noi facciamo
scoperte affascinanti,
le cose che impariamo
sono proprio interessanti.
 SCOPERTE
Io amo la mia scuola
per le mie maestre,
che sanno essere scherzose
e sanno essere se stesse.
Io leggo nei loro occhi
una grande passione
per tutti i loro alunni
e per la loro professione.
Non perdono l’occasione
per lodare i miei successi,
invece quando sbaglio
evidenziano i progressi.
 Young Boy Being Tutored by His Teacher
Io nella mia scuola
esprimo i miei pensieri
e forse anche per questo
ci vado volentieri.
Insieme alla grammatica
a storia e geografia,
c’è posto per parlare
e per fare poesia.

 

Siamo noi che decidiamo
molte cose che facciamo,
ci vien chiesta un’opinione
poi scegliamo a votazione.

BAMBINI1

Perchè ciò che piace a noi
conta per la mia maestra
ed allora questa scuola
la sentiamo proprio nostra.

BAMBINI2

A volte sono a casa
e mi mancano i compagni
e penso sarà bello
ritrovarsi in mezzo ai banchi.
 
Perciò lo devo dire,
anzi lo voglio gridare.
io amo la mia scuola
e ci voglio proprio andare!

 

ENTRATA BAMBINI SCUOLA

maestra Pamela

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ABBASSO LA SCUOLA

La scuola non mi piace,
io mi ci sento in gabbia,
è meglio stare al mare
con i piedi nella sabbia.
Se il mio parere conta,
domani non andrei,
vorrei restare a casa
e giocare con la play.
Peccato che i miei nonni
mi han detto proprio ieri
che se non vai da solo
vai coi Carabinieri.

CARABINIERI

Va bene, allora vado,
vista la situazione,
aspetterò tranquillo
l’amata ricreazione.
Per me nella mia scuola
se c’è una cosa bella
è il suono più gioioso
dell’ultima campanella.

GIOIA

Perciò rimango sempre
della mia opinione:
la scuola non è stata
una bella invenzione.
Anzi vorrei sapere
chi è che l’ha inventata
per dargli finalmente
una bella sculacciata!!
BAMBINO DUBBIOSO

maestra Pamela

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BIMBO

4563254-bambino-a-giocare-a-calcio-palla

Bimbo che corri
dietro a una palla
e ti stupisci per una farfalla,
lungo la riva trovi tesori:
son sassolini di mille colori,
sembrano cuori, nuvole e barche
e li nascondi nelle tue tasche.

SASSOLINI

Disegni un castello con la manina
e la tua mamma trasformi in regina,
poi scoppi a ridere
pieghi la testa
e tutto intorno
diventa una festa.

luna1

Quando la sera
il cielo s’imbruna
tu guardi in alto
e cerchi la luna.

maestra Pamela

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ARCOBALENO

ARCOBALENO7

Dolce tesoro
della mia vita
a volte tutto
sembra in salita
salita
e non è facile diventar grandi,
far sempre i bravi
e sentirsi importanti.
Ci sono cose che tu non sai fare
non te ne devi preoccupare,
ci vuole tempo per imparare
ed è tantissimo
quel che sai fare.
 BAMBINO TRISTE
Non essere triste,
fammi un sorriso,
vedrai che il mondo
non è così grigio
e non esiste niente di uguale:
ciascuno è diverso
ma è sempre speciale.

 bambini_mondo_N

Il mondo ha bisogno
di tutti i colori
di quelli più chiari
e di quelli più scuri.
In fondo immagina
un arcobaleno
soltanto bianco
o soltanto nero,
come potrebbe la gente capire
che dopo la pioggia
vien sempre il sereno.
 ARCOBALENO1
E non c’è proprio nessuna fretta
per correr veloci con la bicicletta,

BAMBINO BICICLETTA1

così anche il resto
verrà piano piano,
tu stai tranquillo
e dammi la mano.

padre-e-figlio1

maestra Pamela

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“Ottobre”, da “Rime chiaro scure”
di Chiara Carminati e Bruno Tognolini – Rizzoli
Ad ottobre ne son già passati nove Forse è triste, e per questo piange e piove
VIALE D'AUTUNNO Io gli parlo, ma mi prende un groppo in gola Non mi viene in mente niente che consola Ma poi penso che l’ottobre e la sua pioggia Ripulisce come l’onda la sua spiaggia
    MARE1 E io forse, con la pioggia dei miei pianti Sto lavando i nuovi giorni che ho davanti.

OMBRELLO AL MARE

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Lui sempre a testa alta illumina l’immenso,

lei abbassa lo sguardo e si immerge nel buio più denso.

Di un cuore che ha bisogno di calore, ha bisogno d’ amore.

Si osservano continuamente, ma non riescono a toccarsi se non con la mente.

Vorrebbero assai stringersi, ma solo con l’anima riescono ad abbracciarsi.

Lui orgoglioso continua a diffondere vita, lei silenziosa giocherella con le dita.

Lui pur volendola scaldare… brilla e continua a bruciare, ma solo lei continuerà ad amare.

ALDA MERINI

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