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I connettivi sono quelle espressioni che servono
per legare le parti di un discorso,
oppure le frasi tra di loro.
Si può dire che funzionano da ponte
PONTE IN LEGNO
per collegare in modo logico e sensato
le cose che diciamo o che scriviamo.
I connettivi possono stabilire
un rapporto di causa-effetto tra gli eventi.
 
Poniamo l’esempio tra due eventi:
1- PIOVE       2- PRENDO L’OMBRELLO
CAUSA  = PIOVE.
CONSEGUENZA  = PRENDO L’OMBRELLO.
La CAUSA è il motivo per cui capita un fatto e ci dice perché una certa cosa è successa.
La CONSEGUENZA è ciò che succede per effetto della causa, il risultato che ne deriva.
 
La parola che di solito indica la causa è PERCHÉ.
 Prendo l’ombrello perchè piove.
Ma per indicare la causa, possiamo usare anche le parole:
SICCOME, DATO CHE, VISTO CHE,
Dato che piove, prendo l’ombrello.
Visto che piove, prendo l’ombrello.
Siccome piove, prendo l’ombrello.
 
Le parole che indicano
la conseguenza possono essere
PERCIÒ, ALLORA, QUINDI.
Piove perciò prendo l’ombrello.
Piove allora prendo l’ombrello.
Piove quindi prendo l’ombrello.
 
I connettivi inoltre:
-possono indicare l’ordine cronologico con cui si uniscono i vari eventi.
Prima, una volta, un giorno, qualche tempo fa, ora, adesso, nel frattempo, intanto, poi, dopo, successivamente, in seguito, alla fine…
 
-possono introdurre una spiegazione.
Cioè, infatti, ad esempio, in altre parole….
-possono stabilire un rapporto di opposizione rispetto a quanto già detto.
Ma, invece, però, ciononostante, malgrado ciò, tuttavia, pure, nondimeno, eppure, mentre, al contrario.