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L’EMBLEMA DELLA REPUBLICA ITALIANA

 

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Risultati immagini per IL NOSTRO PIANETA IL NOSTRO FUTURO

MATERIALE DIDATTICO DELL’UNIONE EUROPEA

SU AMBIENTE E CLIMA

 

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EDUCAZIONE CIVICA – LA COSTITUZIONE

 

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Copertina Dieci cose che devo fare

Il riconoscimento dei doveri e l’assunzione di responsabilità, in una relazione armoniosa con noi stessi e con gli altri.

Educare i bambini all’assunzione delle responsabilità richiede impegno e capacità di saper orientare senza essere impositivi e direttivi, comporta il rispetto dei tempi per non compromettere la capacità dei bambini di scegliere, significa offrire la possibilità di sperimentare la loro stessa esistenza.

Dieci cose che devo fare è una pubblicazione dell’Unicef,  dialogo tra i bambini di ieri e i bambini di oggi per affrontare con delicatezza argomenti importanti e seri come i “diritti” e i “doveri”.
I destinatari sono tutti coloro ai quali bisogna garantire pari opportunità per conoscere, apprendere e sviluppare le proprie capacità e attitudini nel rispetto degli altri e di tutto ciò che li circonda.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si rivolge al mondo degli adulti, i bambini di ieri, chiamandoli a riconoscere ma soprattutto ad attuare i diritti dei bambini e dei ragazzi.

DIECI COSE CHE DEVO FARE

Per sorridere leggi questa filastrocca

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ABBASSO LA SCUOLA

 

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Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Leggiamo il documento

CONVENZIONE ONU DIRITTI DELL’INFANZIA

Versione della convenzione realizzata dall’UNICEF per i bambini, ridotta ed illustrata.

I DIRITTI DEI BAMBINI IN PAROLE SEMPLICI

Libro illustrato dell’UNICEF composto da immagini, filastrocche e articoli della Convenzione sui diritti dell’infanzia.

PINOCCHIO NEL PAESE DEI DIRITTI

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moveup

Rispetto delle diversità, prevenzione della violenza e utilizzo consapevole delle nuove tecnologie è un obiettivo comune imprescindibile per costruire una comunità migliore partendo proprio dal sistema educativo.

Ogni giorno nel mondo della scuola, tra amici o in famiglia si concretizzano situazioni critiche che hanno a che fare con le discriminazioni, con i fenomeni di violenza, tra i quali particolarmente diffuso il bullismo e, sempre più spesso, con l’utilizzo inconsapevole delle nuove tecnologie.

Il progetto MOVE UP della Regione Piemonte ha come obiettivi:

  • condividere le esperienze,
  • mettere a fattor comune le migliori energie e gli strumenti più idonei,
  • attivare il dialogo e lo scambio tra docenti, genitori e ragazzi,
  • acquisire insieme la consapevolezza delle proprie azioni, la capacità di ragionare con la propria testa come di utilizzare con attenzione e profitto le nuove tecnologie, riconoscendone rischi e insidie.

Segnalo i seguenti materiali

MATERIALE PER ALLIEVI DI SCUOLA PRIMARIA

TRE STORIE PER BAMBINI SVEGLI

MATERIALE PER DOCENTI SCUOLA PRIMARIA

GUIDA PER IL DOCENTE

MATERIALE PER GENITORI

GUIDA PER GENITORI  – EDUCAZIONE E NUOVI MEDIA

Fonte; http://www.regione.piemonte.it

Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bullying” e viene definito come un’ OPPRESSIONE, PSICOLOGICA E/O FISICA, RIPETUTA E CONTINUATA NEL TEMPO, perpetrata da una PERSONA  o da un gruppo di persone PIU’ POTENTE nei confronti di un’altra percepita come PIU’ DEBOLE.

Associamo quindi il “bullismo” ad azioni di: violenza fisica e/o psichica, prevaricazione, sopraffazione, persecuzione, vessazione.

Il bullismo è una tipologia di “mobbing”, il “mobbing in età evolutiva”, cioè praticato da minori su minori.

Le forme di bullismo sono

  • DIRETTO FISICO: consiste nel picchiare, prendere a calci e pugni, spingere, dare pizzicotti, graffiare, mordere, tirare i capelli, appropriarsi o rovinare gli oggetti degli altri,
  • DIRETTO VERBALE: consiste nel minacciare, insultare, offendere, prendere in giro, esprimere pensieri razzisti, estorcere denaro o beni materiali,
  • INDIRETTO: consiste nel provocare un danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima, il danneggiamento dei rapporti di amicizia.

A volte si ritiene che rientri nel bullismo ciò che invece appartiene ad altri fenomeni, anche se pure essi denotano devianza e a volte si assommano a quello, il bullismo è diverso dal vandalismo, dal teppismo o dalla delinquenza minorile, così come non bisogna confondere il bullismo  con semplici “ragazzate” o gesti goliardici o semplici atti di inciviltà.

Esistono una serie di luoghi comuni errati relativi al bullismo e cioè:

  • il bullismo, in fondo, è solo “una ragazzata”,
  • il bullismo fa parte della crescita,
  • chi subisce le prepotenze dovrebbe imparare a difendersi,
  • il bullismo è un fenomeno proprio delle zone più povere e degradate,
  • il bullismo deriva dalla competizione per ottenere buoni voti a scuola,
  • il bullo ha una bassa autostima e al di là delle apparenze è ansioso e insicuro.

Propongo in un video una analisi dell’opera che riguarda un’illustrazione intitolala Bullying di Matt Mahurin, illustratore, fotografo e regista statunitense.

BULLYING – ANALISI OPERA

Segnalo l’ottimo kit didattico di Unicef Italia per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo contenente proposte educative suddivise per fasce di età.

BULLISMO – KIT DIDATTICO – UNICEF ITALIA

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“Chi salva una vita, salva il mondo intero”

Talmud

 

 

 

Clelia Caligiuri (1904 – 1996) è stata un’insegnante. Si tratta della prima donna italiana ad essere insignita del titolo di Giusto tra le Nazioni.

Leggi: CLELIA, LA DONNA CHE SALVÒ SARA

 

 

Tra tanto male che conosciamo compiuto con l’Olocausto, c’è stato anche il bene, il bene compiuto da tante persone di diversa nazionalità, estrazione culturale e ceto sociale, accomunate dal fatto di avere salvato anche una sola vita umana, a rischio della propria, mantenendo per sè quanto fatto, perchè era giusto farlo, queste persone sono i “Giusti tra le nazioni”.

Chi sono i “Giusti tra le nazioni”?

Sono i non-ebrei che hanno compiuto azioni a rischio della propria vita e senza alcun interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.

Il riconoscimento di “Giusto” avviene da parte di una commissione, la persona alla quale viene conferito questo titolo onorifico riceve una medaglia con inciso il suo nome, un certificato d’onore, gli viene conferita la cittadinanza onoraria dello Stato di Israele e il suo nome viene inserito nel Giardino dei Giusti che trova sede nel memoriale dello Yad Vashem di Gerusalemme (vai al sito ufficiale https://www.yadvashem.org/), in passato veniva piantato un albero per ogni Giusto, un albero di carrubo (pianta-simbolo nella cultura ebraica, di crescita lentissima che impiega circa settanta anni per fruttificare, ma poi i suoi frutti arrivano copiosi, simboleggia la solidarietà gratuita, i gesti di solidarietà diventano esempi fecondi per le generazioni future e portano frutti di pace nel mondo), ma lo spazio del Monte della Rimembranza è stato completamente ricoperto di alberi, ora il nome dei Giusti viene inciso sul Muro d’Onore eretto a tale scopo nel perimetro del Memoriale, nel Giardino dei Giusti.

Gli italiani che hanno ricevuto tale riconoscimento sono 714 alla data del 01 gennaio 2019 (vedi elenco), esempio di umanità contro la barbarie.

VIDEO – I GIUSTI ITALIANI

 

IMMAGINE INTERATTIVA

L’ALBERO DEI GIUSTI ITALIANI

Gariwo: la foresta dei Giusti

Visita il sito GARIWO – LA FORESTA DEI GIUSTI

Gariwo è una organizzazione che opera per far conoscere i Giusti, nel sito vai nella sezione EDUCAZIONE, troverai PERCORSI DIDATTICI , APPROFONDIMENTI e tanto altro.

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MARTIN LUTHER KING DAY

– “I HAVE A DREAM” – IL POTERE DELLE PAROLE

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La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa che mira a promuovere l’attuazione di azioni di sensibilizzazione circa l’uso sostenibile delle risorse e la corretta gestione dei rifiuti.

Sono coinvolti nella iniziativa enti pubblici, aziende private, ma anche i cittadini stessi.

L’edizione 2015 della manifestazione si è svolta sotto il patrocinio del Parlamento Europeo.

L’edizione 2016 della SERR avrà luogo tra il 19 ed il 27 novembre 2016.

Per saperne di più sulla riduzione dei rifiuti, puoi visitare il sito Internet http://www.ewwr.eu

Guarda cosa è stato fatto nel 2015 in questo video.

European Week for Waste Reduction 2015 –
Retrospective video

Divertiti, rifletti ed impara con questo simpatico fumetto.

L’INVASIONE DELLE PATTUMIX

 

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La FAO celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione ogni anno il 16 ottobre, per commemorare la fondazione dell’Organizzazione nel 1945.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero degli Affari Esteri, propone di dedicare, nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, l’attività didattica della giornata del 14 ottobre 2016 al tema “Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche”.

Segnalo il seguente materiale didattico per studenti ed insegnanti.

Giornata mondiale dell’alimentazione:

Libro di attivita’

Cibo per la mente. Il cibo dove non c’è