ANALISI DI OPERE
Autore: Vincent Van Gogh
Titolo: La camera di Vincent ad Arles
Data: 1888
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: cm 72×90
Ubicazione: Amsterdam, Van Gogh Museum
« Ho fatto […] un quadro della mia stanza, con i mobili in legno bianco come sapete. Ebbene mi è piaciuta molto l’idea di dipingere un interno con quasi niente dentro, di una semplicità alla Seurat »
(Lettera a Paul Gauguin, Arles, ottobre 1888)
Vincent Van Gogh, pittore di origine olandese, iniziò a dipingere da autodidatta all’età di quasi ventisette anni.
Nel 1886 lasciò l’Olanda e giunse a Parigi.
Grazie al fratello Theo, mercante d’arte, conobbe i lavori degli impressionisti.
Iniziò a dipingere nuovi soggetti en plein air e il colore divenne il vero protagonista del quadro.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita nel Sud della Francia, dove si era trasferito in cerca di un’atmosfera più luminosa per dipingere.
Condusse una vita solitaria, lavorando incessantemente e senza ricevere riconoscimenti per i suoi lavori, divenuti immortali solo dopo la sua scomparsa.
La Camera da letto è un dipinto del 1888, conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Il dipinto mostra la camera da letto del pittore, nella Casa Gialla di Arles, dipinta in attesa dell’arrivo di Paul Gauguin, amico dell’artista.
Lo replicherà due volte durante la reclusione nell’ospedale psichiatrico, facendone un simbolo di pienezza vitale ormai perduta.
La sedia di Van Gogh nella realtà era di legno bianco, ma lui la dipinge in giallo, poiché il giallo è il colore del sole, del calore, della felicità.
L’accordo tra le tinte dell’ocra e dell’azzurro mirano a dare un senso di tranquillità e di raccoglimento, rinforzati dalla figurazione pittorica che si sofferma sul grande letto e sui pochi oggetti nella stanza, rivolti verso l’interno a comunicare un senso di protezione.
Il colore applicato con stesura levigata, contribuisce a creare l’atmosfera di serenità e pace, e si distingue dalle pennellate spesse e pastose, stese a tocchi brevi ed energici che per sempre identificheranno l’arte di van Gogh.
La descrizione dell’ambiente è meticolosa: a destra c’è il letto ripreso dai piedi, sulla parete accanto al quale sono appesi quattro quadri su due ordini: quelli in basso sono sommari e sintetici, quelli in alto sono identificabili in un autoritratto, ed un ritratto del postino Joseph Roulin.
I pochi oggetti personali, le salviette appese, la coperta rossa, la brocca sul tavolo, conferiscono all’immagine un senso di ordine e di semplicità.
Le pareti e il pavimento sembrano comunque inclinati verso sinistra, dando all’osservatore una sensazione di scivolamento che contrasta con l’idea di tranquillità espressa dall’immagine nel suo insieme.
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LA CAMERA DI VAN GOGH AD ARLES
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LA CAMERA DI VINCENT AD ARLES
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VINCENT VAN GOGH
NOTTE STELLATA INTERATTIVA
NOTTE STELLATA 3D
Autore: Vincent Van Gogh
Titolo: Les Alyscamps
Data: 1888
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 73×92 cm
Ubicazione: Rijksmuseum Kröller-Müller, Otterlo
Les Alyscamps – foto
Gli Alyscamps sono una necropoli di Arles.
Richiamata da Dante Alighieri nel canto nono dell’inferno, questo cimitero pagano è uno dei luoghi più singolari e affascinanti d’Europa.
Lì, per secoli, i popoli, prima celtici poi romani avevano inviato i sepolcri dei loro avi, convinti che quella fosse la via privilegiata verso i Campi Elisi, che accoglievano le anime delle persone gradite agli dei.
Questa necropoli è il luogo dove Vincent Van Gogh si recò spesso a dipingere nell’autunno del 1888, in compagnia dell’amico Paul Gauguin che qui lo aveva raggiunto con il proposito di creare un circolo di artisti.
Les Alyscamps fa parte di una serie di dipinti che Gauguin e Van Gogh dipinsero insieme tra l’ottobre e il dicembre del 1888.
In questo quadro il soggetto è il viale, ripreso da un’inquadratura rialzata e in diagonale, che mette in risalto lo spazio prospettico convergente verso il punto in alto a destra della tela.
Tra il viale alberato e la collina sulla sinistra, si evidenzia un forte contrasto cromatico che accentua la sensazione dimensionale dello spazio pittorico. Il quadro presenta un bilanciamento di zone calde e fredde: la dominante zona calda del viale si alterna, infatti, agli azzurri e ai verdi degli alberi delle panchine e dello scorcio.
La linea delimita visivamente le zone di colore, evidenzia le sagome degli alberi che fiancheggiano il viale lungo il quale sono disposti in successione i sarcofagi in pietra risalenti all’epoca romana.
Questo dipinto ritrae evidentemente un paesaggio autunnale.
I colori dominanti richiamano le tinte calde dell’autunno che si posano lungo il viale rosso-arancione inondato dalle foglie gialle che cadono dai pioppi.