Osserva questa immagine dove sono raffigurati alcuni elementi dell’ambiente marino.
Come puoi vedere il paesaggio costiero può assumere tanti aspetti diversi.
1 = spiaggia, 2 = golfo, 3 = arcipelago, 4 = isola, 5 = penisola, 6 = istmo, 7 = laguna, 8 = stretto, 9 = punta, 10 = baia.
Il mare è una grande distesa di acqua salata e la costa è la zona dove la terra incontra il mare.
Le coste basse si trovano dove la pianura arriva fino al mare. Le coste basse hanno spiagge sabbiose o di ciottoli.
Le coste sono alte quando il territorio che arriva fino al mare è costituito da una montagna o una collina. Le costa alte sono caratterizzate da falesie , cioè pareti rocciose a strapiombo sul mare. Quando si formano grandi rientranze nella costa come quella nell’immagine al numero 2, si ha un golfo, se la rientranza è più piccola ma sempre di forma quasi circolare, si ha una baia.
Quando due terre sono separate dal mare ma sono poco distanti tra di loro, si ha uno stretto (nell’ immagine sopra è il numero 8).
La penisola è un tratto di terra circondato per tre quarti dal mare (numero 5). L’isola invece è interamente circondata dal mare (immagine n 4). L’arcipelago è un gruppo di isole vicine tra loro (numero 3).
Soffiando sulla superficie del mare, il vento crea delle increspature: le onde. Esse durano per molto tempo, anche quando il vento è cessato, e si muovono anche per centinaia di chilometri. È per questo che in mare ci sono onde, anche se il vento non soffia.
La marea è un movimento periodico dell’acqua del mare; infatti, per due volte nell’arco della giornata, il livello dell’acqua si innalza (si ha allora un’alta marea) e si abbassa (bassa marea). Le maree sono provocate dalla forza di attrazione della Luna, combinata con quella del Sole, che però è meno forte, perché esso, anche se è di grandi dimensioni, è molto lontano.
La penisola italiana e le due grandi isole (Sicilia e Sardegna) si trovano al centro del Mar Mediterraneo che ha nomi diversi vicino alle coste: Mar Ligure a nord-ovest, Mar Tirreno a ovest, Mare Adriatico a est, Mar Ionio a sud-est, Mar di Sicilia a sud della Sicilia, Mar di Sardegna a ovest della Sardegna. Anche se tutti questi mari fanno parte del Mar Mediterraneo, sono diversi tra di loro per quanto riguarda la profondità e la salinità dell’acqua. Il Mar Ionio è il più profondo e raggiunge anche la profondità di 4500 metri. Il Mar Adriatico ha i fondali più bassi ed è il mare con l’acqua meno salata perché riceve l’acqua dolce di numerosi fiumi di grande portata come il Po. Sul Mare Adriatico le coste sono basse e sabbiose ad eccezione dei promontori del Conero (foto sotto a destra) e di San Bartolo nelle Marche, del Gargano in Puglia. Nell’alto Adriatico sono presenti alcune lagune, specchi d’acqua salata racchiusi da cordoni di sabbia. Tra le più estese sono la laguna di Venezia (foto sotto a sinistra) e quella di Grado.
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Sul Mar Ionio si alternano tratti di costa alta a tratti di coste basse. Le coste del Mar Tirreno sono sabbiose al nord e rocciose al sud.
Fanno parte del territorio italiano molte isole e alcuni arcipelaghi, cioè gruppi di isole vicine tra loro, come quello delle isole Tremiti nel Mar Adriatico e quello delle isole Eolie nel Mar Tirreno. Nel 1996 è stato creato un parco marino, il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano di cui fanno parte l’Isola d’Elba e l’Isola del Giglio. Il Parco è abitato da diverse specie di animali: uccelli marini come il gabbiano corso, la berta maggiore e la berta minore, cetacei come balenottere, delfini e capodogli. Le specie vegetali presenti nel Parco sono numerosissime, tra cui il tasso e il ginepro fenicio, il giglio di mare, lavanda, ginestre e orchidee. Nei mari italiani sono state istituite più di 25 aree marine protette. In queste aree sono vietate le attività che inquinano l’ambiente e disturbano piante e animali: per esempio non è permesso non è possibile utilizzare barche a motore o pescare.
Sin dall’antichità gli insediamenti sviluppati vicino al mare hanno dato luogo a fiorenti città dedite al commercio e quindi allo scambio di beni e di conoscenze. Via mare è possibile spostare grandi quantità di persone e di merci.
Anche l’agricoltura può svilupparsi grazie al clima solitamente mite delle coste. Sulle coste italiane vengono coltivati agrumi, viti, ortaggi, ulivi.
La pesca è sempre stata una grande risorsa e la presenza del mare ha portato a sviluppare la costruzione di imbarcazioni di vario tipo: dai pescherecci, alle navi da crociera, ai traghetti, alle barche a vela ecc. In Italia i mari più pescosi sono l’Adriatico e il Mar di Sicilia.
Nei territori pianeggianti lungo le coste del mare si svolge anche l’attività di estrazione del sale. L’acqua del mare viene nelle saline, che sono grandi vasche sul fondo delle quali si deposita il sale dopo che l’acqua è evaporata.
Tuttora le risorse dell’ambiente marino sono molte. Innanzitutto il turismo, che dà possibilità a molte attività del settore terziario di svilupparsi. Si pensi alle attività alberghiere e in generale a tutte quelle impiegate nella ricezione di turisti.
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