Come abbiamo visto, i nomi sono formati da una parte invariabile, la RADICE, e da una parte variabile, detta DESINENZA.
I nomi PRIMITIVI sono quelli formati soltanto dalla radice e dalla desinenza e non derivano da altre parole.
I nomi derivati sono formati dalla stessa radice di un nome primitivo, ma con l’aggiunta di un prefisso (una parte che si mette all’inizio della parola) o di un suffisso ( parte che si mette dopo la radice), oppure di entrambi, diventano parole con un significato diverso da quello del nome primitivo dal quale derivano.
Facciamo un esempio:
dal nome primitivo CARTA derivano i nomi CARTOLAIO, CARTOLINA, CARTOLERIA che hanno significati diversi.
CART – A
CART – OLINA
CART – OLAIO
CART – OLERIA
dal nome primitivo FIORE derivano i nomi FIORAIO, FIORIERA…
Dal nome MAR – E, derivano i nomi MARINAIO, MAREA…che come puoi vedere hanno un significato proprio.
Dal nome PAZIENZA deriva il nome IM-PAZIENZA, che è il suo esatto opposto.
Dal nome SALE deriva il nome IN – SAL – ATA.
A differenza dei nomi alterati, che aggiungono alla parola originaria delle sfumature di significato, esprimendo il giudizio di chi parla (cagnaccio, cagnolino, ragazzone, ragazzaccio, ragazzetto…), i nomi derivati sono parole che hanno un significato proprio e diverso da quello della parola da cui traggono origine.
Pensa, per esempio, che la parola DENTIFRICIO deriva dal nome DENTE, ma è evidente che le due cose sono del tutto diverse.
Se questa breve spiegazione ti è stata chiara, puoi provare a fare un esercizio on – line, nel quale dovrai individuare, in un elenco, alcuni nomi derivati.
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I NOMI DERIVATI – ESERCIZI
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