La Pianura Padana, una delle più grandi pianure europee, occupa buona parte dell’Italia settentrionale, dalle Alpi occidentali al Mare Adriatico, ed ha all’incirca la forma di un triangolo. Quasi al centro scorre il fiume Po, Padus in latino, da cui deriva l’aggettivo padano.
COME SI PRESENTA OGGI LA PIANURA PADANA
Attualmente si presenta con ampie distese di campi coltivati, aziende agricole, aree densamente popolate e centri industriali. In questo paesaggio, l’impronta dell’uomo è marcata e profonda e sono pochi gli spazi riservati alla Natura. Oltre 7000 anni fa la Pianura Padana era ricoperta di foreste, che l’uomo ha iniziato gradualmente a diradare per praticare l’agricoltura. Se oggi questo territorio offre risorse e lavoro nei vari settori produttivi (agricoltura, industria, allevamento), fino a mille anni fa si presentava come un luogo paludoso, pieno di boschi e stagni. Le uniche zone che venivano coltivate erano quelle in prossimità del fiume Po, che serviva anche come via di trasporto per merci e persone. L’intervento dell’uomo ha talmente modificato questo ambiente, da renderlo uno dei più popolosi e produttivi d’Italia. L’agricoltura praticata nella Pianura Padana è di tipo intensivo, cioè sfrutta al massimo il territorio, tanto che la sola bassa pianura produce la maggior parte dei prodotti agricoli necessari al nostro Paese. Sono da sottolineare in particolare: frumento, mais, riso, barbabietole da zucchero e foraggio. La Pianura Padana si divide in alta e bassa pianura. L‘alta pianura è quella che si trova in prossimità delle montagne. Avendo un terreno che lascia filtrare l’acqua, questa zona risulta poco adatta alle coltivazioni perché rimane arida in superficie. Viceversa la bassa pianura ha un terreno poco permeabile, che assorbe l’acqua molto lentamente, perciò conserva il livello di umidità necessario alle piante. Inoltre, come spiegherò più avanti, la presenza delle risorgive permette un costante rifornimento idrico.
Naturalmente, anche l’allevamento è un’importante risorsa, che si avvale di macchinari computerizzati in grado di sostituire l’uomo nella maggior parte delle attività. Agricoltura e allevamento hanno favorito il sorgere di numerose industrie alimentari. Le industrie, che si trovano soprattutto nell’alta pianura, sono a loro volta agevolate dalle tantissime vie di comunicazione (strade, autostrade, ferrovie, aeroporti), presenti in questa zona. Oltre alle industrie alimentari, sono molte le industrie tessili, automobilistiche, e quelle impegnate nella produzione di elettrodomestici e mobili.
Si deve però dire che oggi, vista la densità della popolazione e le numerose attività industriali, uno dei problemi della Pianura Padana è l’inquinamento dell’aria. Il problema è accentuato dalla morfologia del territorio, caratterizzato dalla barriera costituita dai rilievi montuosi che incorniciano la pianura, penalizzando così il ricambio di aria pulita e ricca di ossigeno indispensabile per una vita salubre.
COME SI E’ FORMATA LA PIANURA PADANA
Essendo una pianura alluvionale, la pianura Padana si è formata grazie all’accumulo dei detriti frammenti di rocce, ciottoli, ghiaia, sabbia, e limo provenienti dalle montagne e trasportati a valle dallo scorrere del fiume. Come mostrano le figure che seguono, i frammenti rocciosi più pesanti si sono fermati prima e hanno a formato l’alta pianura, che poggia su un substrato (un supporto, un sottosuolo) roccioso permeabile (dove l’acqua filtra, scendendo in basso).
I detriti più piccoli e sottili sono stati trasportati dal fiume più lontano, essendo più leggeri, e si sono depositati a formare la bassa pianura, cioè quella confinante con il mare. Essendo composta da detriti piccolissimi (sabbia, limo e argilla), quest’ultima risulta compatta e non permette all’acqua di infiltrarsi. Per questo motivo, l’acqua penetrata nel suolo dell’alta pianura, riemerge in superficie formando le risorgive.
L’acqua delle risorgive è limpidissima e pura, perché è stata filtrata dal terreno risalendo in superficie. Le risorgive dividono l’alta e la bassa pianura ed alimentano canali di irrigazione.
Grazie a questa disponibilità di acqua, in molti settori della bassa pianura sono diffuse le colture foraggere connesse all’allevamento intensivo di mucche da latte.
L’ITALIA NON E’ SEMPRE STATA COME LA VEDIAMO OGGI.
5 milioni di anni fa buona parte dell’Italia era coperta da un caldo mare tropicale dove nuotavano squali, balene, delfini e pesci di ogni tipo.
Il mare era costellato di isolette coperte da una lussureggiante vegetazione e nei suoi fondali vivevano molluschi, ricci di mare, stelle marine, che oggi troviamo nell’oceano indopacifico.
Si erano formati la Alpi e gli Appennini attraverso gli scontri delle placche continentali.
Fu il Po, insieme con i suoi affluenti, a dare origine alla pianura Padana che come abbiamo detto è una pianura alluvionale. I corsi d’acqua, scendendo dalle montagne, trascinavano con sé enormi quantità di detriti (frammenti di rocce). Questi si depositarono e si accumularono sul fondo del mare, fino a colmare quello che, 5 milioni di anni fa, era un grande golfo del Mare Adriatico.
Il cambiamento del nostro territorio nel corso della storia, è stato influenzato anche dalle glaciazioni che sono avvenute fino a circa 12.000 anni fa. Infatti durante le glaciazioni l’acqua veniva “intrappolata” nei ghiacciai e il livello del mare si abbassava di oltre 100 metri.
Se sposti il cursore nell’immagine sotto riportata, puoi vedere come l’Italia, inizialmente per buona parte sommersa dall’acqua, durante la glaciazione ha visto riemergere territori che in seguito sono tornati ad essere sotto il livello del mare. Guarda come l’Italia appare grande in questa figura. Più grande di come è oggi.