Nell’immagine interattiva puoi trovare la spiegazione delle parole chiave e alcuni video sui fiumi e i laghi, la flora e la fauna, il ciclo dell’acqua.
IL FIUME E IL LAGO – Immagine interattiva
IL FIUME PO
Il Po è il più grande fiume italiano, nasce sul Monviso a 2000 metri di altezza, attraversa la Pianura Padana per 652 chilometri e sfocia a delta sul Mare Adriatico. Nel tratto iniziale il fiume scorre più velocemente a causa della forte pendenza, poi rallenta e forma diverse anse, cioè grandi curve, sulla pianura.
Il Po attraversa alcune grandi città e riceve la acque di 141 affluenti che scendono dalle Alpi e dagli Appennini. La parte finale del fiume è a delta, cioè forma tante ramificazioni. Questo è dovuto al fatto che l’acqua del fiume trasporta nel suo corso molti detriti (sabbia, sassi e fango) che si depositano alla foce formando isolotti e dune sabbiose. Sulla foce del Po sorge il Parco Nazionale del Delta del Po, la zona protetta più grande d’Italia. In questo paesaggio bellissimo ci sono boschi, paludi e lagune, che ospitano una straordinaria varietà di animali e di piante.
IL LAGO DI GARDA
Il Lago di Garda è il maggiore di Italia. Ha origine glaciale: si trova su una conca scavata nel terreno da un ghiacciaio e successivamente riempita d’acqua. Copre una superficie di circa 370 chilometri quadrati e confina con Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. A causa del paesaggio suggestivo, il Lago di Garda è meta di moltissimi turisti. Nelle sue vicinanze, come per tutti i grandi laghi in generale, il clima è mite: l’acqua assorbe calore durante l’estate e poi lo rilascia lentamente in inverno. Oltre al turismo, le risorse del lago sono: l’utilizzo dell’acqua per alimentare gli acquedotti, per produrre energia elettrica, per l’irrigazione dei campi e l’industria. Dai fondali si estraggono sabbie e ghiaie utilizzate nelle costruzioni edilizie. Il clima favorisce la coltivazione di ulivi, viti, agrumi e fiori. Sono anche praticati numerosi sport acquatici come wind-serf, vela, pesca e canottaggio. A nord il Lago di Garda occupa un affossamento nelle Alpi, a sud invece occupa parte dell’alta Pianura Padana. In questa zona, grazie all’accumulo di detriti, si apre alla vista uno spettacolare paesaggio di colline moreniche.
IL PROBLEMA DELL’ACQUA NEL MONDO
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NON BEVIAMOCI SU – Video
L’IMPORTANZA DEI FIUMI NELLA STORIA
Coma apprendiamo dallo studio della storia, i primi insediamenti umani sorsero in prossimità dei fiumi. Questo a causa dei terreni fertilizzati dal limo e irrigati dai canali che l’uomo imparò a costruire per portare l’acqua nei campi più lontani. Il fiume dava anche la possibilità di abbeverare il bestiame e di spostarsi per commerciare con i popoli vicini. Gli antichi romani divennero capaci di costruire acquedotti che portavano l’acqua da sorgenti lontane fino alle città, nelle abitazioni, nei bagni e nelle terme.
IL MARE
Il mare è una distesa di acqua salata.
L’acqua del mare è salata e amara perché in essa sono disciolti molti sali. Questo è dovuto al fatto che durante il suo viaggio dalle montagne, attraverso i fiumi, l’acqua stacca dalle rocce piccole quantità di sali minerali come potassio, magnesio, e sodio che vengono lentamente trasportati fino al mare.La quantità totale di sali presenti nell’acqua si chiama salinità. Quest’ultima dipende dal rapporto che c’è tra gli apporti di acqua dolce, che avvengono attraverso i fiumi e le precipitazioni e l’evaporazione dovuta alla temperatura. Il grado di salinità condiziona moltissimo la vita degli organismi marini. Le acque dei mari regolano il clima del nostro Pianeta, producono ossigeno, forniscono nutrimento e sono fonte di sussistenza per centinaia di milioni di essere umani.
Il mare che bagna l’Italia si chiama Mediterraneo. Vicino alle coste prende altri nomi: Ligure, Tirreno, Adriatico, Ionio. Il Mediterraneo comunica con l’Oceano Atlantico attraverso lo Stretto di Gibilterra che si trova tra la Spagna e il Marocco.
Mentre il Canale di Suez lo collega al Mar Rosso.
Dall’Oceano Atlantico entra nel Mediterraneo l’acqua superficiale che è calda, perché il fondale dello stretto è poco profondo e fa da barriera all’afflusso dell’acqua fredda che sta in basso. Il Mediterraneo è un mare quasi chiuso, comunicando con l’oceano solo attraverso lo stretto, e contiene molto sale perché le piogge, insieme all’apporto dei fiumi e dell’oceano, non bilanciano la dispersione di acqua dovuta all’evaporazione. Pur rappresentando l’1% di tutti i mari della Terra, nel bacino del Mediterraneo sono presenti circa 6% delle specie marine mondiali. Nel Mediterraneo si possono incontrare 21 specie di cetacei, (Balenottera Comune, il Capodoglio, il Delfino Comune ecc.) alcune delle quali vi risiedono “in pianta stabile” (cioè che si possono osservare regolarmente) e altre che compaiono invece occasionalmente. Inoltre vi si trovano oltre 25000 specie di piante diverse, tra le quali moltissime vivono esclusivamente in questo luogo. La presenza di tutte queste specie di flora e di fauna rende il Mediterraneo un bacino ricchissimo in termini di biodiversità. Per questo motivo stanno aumentando gli sforzi per conservarlo. A minacciare l’ecosistema del Mediterraneo c’è l’azione dell’uomo (l’inquinamento, la pesca e il bracconaggio) e il riscaldamento globale dovuto alla crescita industriale. Si sta riscontrando inoltre una forte variazione della salinità, la diminuzione delle piogge, il minor apporto di acqua fluviale e un generale aumento della siccità. Tutti questi fattori mettono a rischio la vita di animali e piante del Mediterraneo.